Nº 6581 L’OMISSIONE OMISSIONE DI UNA INFORMAZIONE DA PARTE DEL MEDIATORE NON COMPROMETTE IL DIRITTO ALLE PROVVIGIONI, QUALORA LA PARTE DOPO AVERLA CONOSCIUTA CONCLUDA COMUNQUE L'AFFARE ALLE MEDESIME CONDIZIONI - SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA - LEGALI ASSOCIATI.
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Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio D’aragona-legale associati innanzi al TRIBUNALE DI NOLA
I SEZIONE CIVILE il quale ha statuito precisamente quanto segue:È stata contestata, invece, la diligenza e la professionalità della condotta posta in essere dall’agenzia
attorea la quale - in violazione dell’art. 1759 c.c. - non avrebbe comunicato all’offerente che il
promittente aveva inteso riservare per sé la proprietà della strada di accesso. In conseguenza di
tanto, pertanto, il convenuto ha dedotto di aver perso ogni interesse per l’affare: di qui la decisione
di abbandonare le trattative, nonostante le controproposte formulate nelle more dal venditore.
La domanda è fondata per i motivi che seguono.
La circostanza di cui sopra, formalizzata peraltro nel mandato di vendita, quand’anche sottaciuta
dall’agenzia immobiliare, non è stata, in ogni caso, la causa dell’interruzione delle trattative, ed in
ogni caso non ha impedito, a distanza di pochi mesi, l’effettiva conclusione dell’affare.
Visti gli esiti del giudizio, difatti, non vi è dubbio che l’attività di intermediazione posta in essere
dall’agenzia attorea abbia consentito ai convenuti di entrare in contatto nel giugno 2010, di
intavolare una trattativa nei giorni immediatamente successivi e di portarla a compimento
nell’aprile 2011, allorquando è stato stipulato atto di compravendita il quale, in sostanza, ha
recepito le condizioni già contenute nella controproposta del 15.6.2010. E difatti, nell’atto di
compravendita le parti hanno stabilito l’obbligo per il venditore di allargare la strada di accesso (art.
2); nella predetta controproposta il medesimo si era espressamente
impegnato a delimitare diversamente la strada di accesso.
Ne consegue che l’attrice ha posto in essere un’opera di intermediazione tra le parti rivolta anche a
trovare un punto di accordo sulla questione della strada di accesso all’immobile che, pur non
accettata nell’immediatezza dall’acquirente, è stata poi sostanzialmente recepita nel successivo
rogito notarile.
Non può escludersi del tutto che la circostanza per cui si controverte, pur in conoscenza dell’attrice
(cfr. incarico di mediazione del 20.4.2010), non sia stata comunicata al potenziale acquirente, o in
ogni caso dichiarata in modo espresso: va escluso, tuttavia, che essa sia stata la causa del mancato
accordo tra le parti, non solo perché i termini della controproposta del 15.6.2010 sono stati
sostanzialmente ripresi nell’atto di compravendita, ma anche in ragione del fatto che se realmente
l’acquirente non era più interessato, come eccepito nei propri scritti difensivi, allora non avrebbe
dovuto stipulare ugualmente il contratto di compravendita a distanza di pochi mesi.
È evidente, pertanto, che le parti si siano conosciute e siano entrate in contatto per la prima volta
grazie all’attività dell’attrice, che quest’ultima abbia continuato a prestare la sua opera nelle fasi
successive e che tale contegno abbia esplicato rilievo causale rispetto alla successiva stipula del
4.4.2011, risultandone pertanto l’antecedente logico indispensabile.
L’inadempimento che viene imputato all’agenzia, pertanto, peraltro contestato e superato nel corso
della prova orale espletata con i testi di parte attrice, della cui attendibilità non vi è motivo di
dubitare, non è stato dunque la causa del mancato accordo.-
Autore | Avv. Serena Leo |
Data pubblicazione | 29-07-2025 |
Data aggiornamento | 29-07-2025 |
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Tipologia | Sentenze |
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