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Compravendite immobiliari, buone notizie dall’ISTAT

Che il 2015 sia stato un anno tutto sommato positivo per il mondo immobiliare è opinione largamente condivisa da molti operatori del settore. A sancire in maniera ufficiale questa convinzione è l’ISTAT, che negli scorsi giorni ha diffuso informazioni in merito alle convenzioni notarili di compravendita immobiliare registrate nel terzo trimestre dell’anno appena concluso. Ebbene, i numeri sono davvero positivi: tra luglio e settembre sono state effettuate 144.487 convenzioni notarili, pari all’8,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Il dato, fanno sapere dall’Istituto di statistica italiano, è rappresentativo di una ripresa in tutti i comparti del settore, visto che si va da un +8,9% dei trasferimenti di immobili ad uso abitativo al +1,6% per le compravendite immobiliari ad uso professionale/economico. Nel dettaglio, ad ogni modo, sono state le compravendite di abitazioni e immobili accessori a fare il “grosso” del totale delle convenzioni, visto che sono state il 93,8% del totale (pari a 135.580 immobili); le unità immobiliari ad uso economico sono state 8.100 – il 5,6% del totale – mentre il resto è dato unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (0,6%). Questo il quadro nazionale; monitorando le diverse aree geografiche, invece, pur davanti a dati positivi quasi ovunque le percentuali di crescita più significative sono quelle registrate nel Nord-est e nel Nord-ovest (+10%). Sono le città più grandi a vedere numeri più grandi: l’ISTAT parla di un +9,2% sull’anno precedente nelle città metropolitane e nei grandi centri, e di un +8,7% nelle piccole città. Va ancor meglio al comparto mutui, settore che aveva sofferto in maniera più evidente negli anni passati: i numeri parlano di un +29,2% delle convenzioni notarli con mutuo e ipoteca immobiliare rispetto al terzo trimestre 2014 (85.705 i finanziamenti stipulati, che portano a 242.039 convenzioni nei primi nove mesi dell’anno), con percentuali sopra la media al Sud (+37,5%), nelle Isole (+30,3%) e nel Centro Italia (+29,9%).

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