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Se e come applicare le norme antifumo in condominio.-
Norme antifumo in condominio: se e come applicarla

Sin dalla sua entrata in vigore, la  HYPERLINK "http://www.overlex.com/leggilegge.asp?id=275" legge 2003 n° 3 sulla “Tutela della salute dei non fumatori”, almeno con riferimento alle parti comuni in condominio, è stata oggetto di dispute dottrinarie che, benchè alla fine siano state risolte almeno a livello teorico-legale direttamente dal Ministro della Salute, credo avranno ancora una lunghissima scia di dibattito di certo a livello pratico. Il problema non nasce certamente sull’utilità o meno della legge; ben me ne vedrei, applaudo infatti l’entrata in vigore di questa legge perché ritengo fondamentale tutelare la salute di tutti con qualsiasi mezzo e nello specifico di coloro che non intendono danneggiarsi la vita diventando schiavi del fumo, inoltre non potrebbe essere altrimenti, considerato che sin dalla sua entrata in vigore, già la Costituzione Italiana all’art. 32 ha definito il diritto alla salute come diritto fondamentale indisponibile dell’individuo e interesse generale della collettività.. Nulla da eccepire quindi sull’entrata in vigore di questa legge, che tuttavia la ritengo però criticabile almeno su due aspetti.
In primo luogo gli appunti sono più che altro sul disposto letterario della norma e sulla sua difficile interpretazione e relativa impossibilità di applicare quanto detto, per analogia anche alle parti comuni dell’edificio condominiale. La legge infatti da questo punto di vista risulta alquanto chiara, dicendo che il divieto antifumo interessa indistintamente tutti i locali chiusi, aperti al pubblico, con particolare interesse ai luoghi di lavoro, quali le aziende, ma anche qualsiasi altro locale riservato all’utenza pubblica e ricreativa ( discoteche, bar, ristoranti) ad eccezione degli spazi riservati ai fumatori, ben individuati, e ai locali privati non aperti al pubblico.
Ciò detto, permettetemi di dire che è proprio il codice civile a regolare gli spazi comuni dei condomini come luoghi privati e “non aperti al pubblico o ad utenti”, l’androne, le scale, la sala riunioni sono luoghi in cui dovrebbe essere presente una ristretta cerchia di persone ( e non un pubblico ) e solo esse potr...

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