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MATTARELLA DÀ IL VIA LIBERA ALLA LEGGE DI STABILITÀ, IL TESTO IN SENATO.

Passato l'esame degli uffici del Quirinale, ora la Finanziaria può iniziare l'iter parlamentare: martedì le prime analisi in commissione Bilancio di Palazzo Madama. L'ex premier Monti: "Guarda più al consenso". Semplificazioni sul 730 precompilato

MILANO - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di Stabilità. Il testo è approdato quindi in Senato, dove dovrà iniziare l'iter per l'approvazione parlamentare, in attesa di ricevere anche i rilievi da parte della Commissione europea o l'eventuale via libera di Bruxelles. A dare conferma dell'arrivo del testo della Finanziaria a Palazzo Madama è stato anche - in via polemica - il capogruppo di Fi, Paolo Romani, che ha sottolineato come il testo che circolava in precedenza fosse privo "delle parti essenziali di una legge di Stabilità: le cifre! Grande è la confusione che regna fra palazzo Chigi ed il Ministero dell'Economia". Il calendario di approvazione della Manovra prevede che martedì cominci il lavoro della Commissione Bilancio del Senato.

Da Bruxelles, invece, potrebbero arrivare delle richieste di modifica nel corso della settimana. Entro la fine della scorsa, non sono arrivate indicazioni. Un silenzio importante per Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan: la Commissione ha una settimana, dopo la ricezione del budget di uno Stato membro (per l'Italia è arrivato il 15 ottobre) per sollevare timori sostanziali sul mancato rispetto dei parametri comunitari. Ciò non è avvenuto, dunque. Ci sono invece quindi giorni di tempo per richiedere delle modifiche, come accaduto con la Spagna.

Tra i contenuti della manovra, che ha il fulcro nell'abolizione delle imposte sulle prime case, anche il 730 precompilato: dalla relazione al Ddl emerge che il testo "semplifica e razionalizza" gli adempimenti relativi alla presentazione della dichiarazione elettronica. In particolare, ad essere abrogata è la disposizione contenuta nella manovra 2014 che ha introdotto le verifiche del Fisco in caso di rimborso derivante dalla dichiarazione dei redditi superiore a 4.000 euro se legato alle detrazioni per i familiari a carico o ad eccedenze derivanti da precedenti dichiarazioni. Le novità sul 730 riguardano peraltro anche misure ad hoc per garantire l'inserimento nella precompilata delle spese sanitarie. Da una parte viene introdotto l'obbligo di trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria anche per i soggetti solamente autorizzati all'erogazione dei servizi sanitari pur non accreditati al SSN. Dall'altra vengono previste specifiche sanzioni per strutture e professionisti che non comunicano al Fisco i dati delle prestazioni erogate.

Intanto sulle scelte del governo si è espresso l'ex premier, Mario Monti, al quale non piace "completamente" la Finanziaria perché presenta "minor prudenza" di quella necessaria rispetto ad un disavanzo "che potrebbe non diminuire quanto possibile e a quanto ci veniva raccomandato". Il senatore a vita, in collegamento con In mezz'ora su RaiTre ha espresso anche "perplessità" sulle misure per lacasa (con l'abolizione di Imu e Tasi per l'abitazione principale) e quella per ilcontante (con l'innalzamento del tetto per l'utilizzo da 1.000 a 3.000 euro). Per Monti si tratta di una manovra che "guarda più al consenso di chi governa" che al benessere del Paese sul lungo periodo.

A valle dell'ok dal Quirinale, è intervenuto anche il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, sottolineando che "si accelera l'iter della legge di Stabilità. I temi che ci interessano più da vicino sono quelli della previdenza e del lavoro". E ancora: "La settima salvaguardia degli esodati è una scelta sacrosanta del Governo: esamineremo con cura il testo per capire chi è incluso e chi è ancora escluso. Salvaguardare altri 30.000 lavoratori - continua - è positivo e importante ed è anche il risultato della battaglia condotta dalla Commissione lavoro della Camera ma, secondo i dati dell'INPS, ne mancano ancora 20.000 all'appello. Si tratta di persone che non possono essere abbandonate. Invece - spiega Damiano - per quanto riguarda Opzione Donna, sarebbe inconcepibile escludere dalla normativa, come pare, le lavoratrici che compiono gli anni nell'ultimo trimestre del 2015. Siamo anche curiosi di esaminare le cifre relative alle coperture finanziarie, a nostro avviso gonfiate come al solito. Per la no tax area dei pensionati - prosegue - la sua equiparazione a quella dei dipendenti privati, andrebbe anticipata al 2016. Infine, per quel che concerne gli incentivi del contratto a tutele crescenti, la loro riduzione ad un tetto massimo

a 3.250 euro, cioè del 60% rispetto al livello precedente e la limitazione a 2 anni, devono essere corrette. Manteniamo i 3 anni e, per il sud, confermiamo le regole del 2015, cioè un tetto massimo di 8.060 euro di decontribuzione per i nuovi assunti" conclude il deputato Pd.

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