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Beni immobili degli Amato Nuova asta il 27 ottobre

Beni immobili degli Amato Nuova asta il 27 ottobre
Andata ancora una volta deserta l'asta per la vendita dei beni della famiglia Amato, beni tra cui svetta, e non solo per la sua imponente altezza, lo scheletro del vecchio pastificio di via Picenza, a Mariconda. Diciannove i lotti della Amato Re messi in vendita dopo il crac, per un valore complessivo stimato al momento di 23 milioni 998.600 euro, valore che al prossimo bando, previsto a fine ottobre, subirà un ribasso di un quinto. La base di partenza della prossima asta non sarà, quindi, quella rappresentata dai circa 24 milioni di euro complessivi, ma si partirà da una cifra che supera di poco i 19 milioni di euro. Ieri mattina, verificata la mancanza di richieste pervenute, il giudice del Tribunale fallimentare ha dato il via libera per il prossimo bando predisposto dal curatore fallimentare Enrico Lanzara: l’apertura delle buste dovrebbe avvenire, salvo imprevisti, il prossimo 27 ottobre quando è stata fissata l’asta senza incanto; nel caso in cui le proposte arrivate saranno più di una, per ottenere il maggiore profitto possibile, si procederà a quella con incanto il 10 novembre a meno che il magistrato non consideri l’unica richiesta pervenuta congrua con il valore degli immobili messi in vendita. Tutti i beni - case, negozi e depositi oltre all’opificio di Mariconda e alla famosa villa di Raito in cui avvenne l’incontro con Mussari – continuano, quindi, a restare nella gestione della curatela della Amato Re, la società immobiliare nata per trasformare in case di lusso il vecchio stabilimento e poi trascinata nel crac della Amato spa. L’ex pastificio è accompagnato da un Pua )piano urbanistico attuativo) già approvato, che consente la costruzione circa 110 appartamenti, ma senza il progetto architettonico redatto per la famiglia Amato dall’archistar Jean Nouvel, per la cui acquisizione è però possibile una trattativa con la curatela
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