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QUESITO N. 232: Può il comodante chiedere la restituzione immediata del bene in caso di comodato trentennale qualora il bene comodato sia inagibile?
Quesito n. 232: Può il comodante chiedere la restituzione immediata del bene in caso di comodato trentennale qualora il bene comodato sia inagibile?

Il comodato è un contratto essenzialmente gratuito con il quale il comodante concede in godimento al comodatario un proprio bene, con l’obbligo di quest’ultimo di custodirlo con la diligenza del buon padre di famiglia e di restituirlo al comodante non appena venga da questi richiesto, qualora si tratti di comodato precario o alla scadenza pattuita, se le parti hanno concordato un termine.-
Ne discende, pertanto, che mentre nel comodato precario il comodante può chiedere la restituzione del bene ad nutum, non appena lo richiede, nel comodato a termine, invece, può agire per la restituzione del proprio bene solo ed unicamente se abbia un urgente ed impreveduto bisogno. Nasce spontaneo chiedersi, a questo punto, quando e in quali casi si verifichi questa condizione che legittimi la pretesa di restituzione da parte del comodante.-
Va subito precisato che la giurisprudenza non ci fornisce un elenco di casi in cui il comodante possa legittimamente chiedere la restituzione immediata del bene comodato.-
Un esempio di impreveduto ed urgente bisogno può essere sicuramente ravvisato nell’esigenza del comodante o di un figlio di abitare nella casa oggetto di comodato. Al di fuori di questa ipotesi occorre analizzare il caso in concreto per poter valutare se esistono i presupposti dell’azione di restituzione.-
Ci si chiede, allora, se possa essere considerato urgente e impreveduto il bisogno del comodante che necessita del rilascio del proprio bene al fine di poterlo ristrutturale e così arginare il pericolo di crollo.-
All’uopo occorre innanzitutto specificare che un bene pericolante deve essere dichiarato inagibile e inabitabile.-
Ma non sempre può essere dichiarato tale stato di inagibilità.-
Infatti, come espressamente sancisce il T.U. edilizia ed urbanistica del 2000 n. 360, non una mera ristrutturazione del bene, comportante spese ordinarie o straordinarie, può legittimare tale status in quanto l’inagibilità, che può essere accertata o mediante perizia tecnica da parte dell'ufficio tecnico comunale, con spese a car...

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